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Storia dell'archivio minerario Igea


L'edificio che accoglie l'Archivio Storico Minerario, Monteponi Iglesias La società Igea SpA, già dal settembre del 1999, opera in modo sistematico nell’ambito della valorizzazione degli archivi ereditati insieme al patrimonio immobiliare dalle varie società minerarie che hanno trasmesso un importante patrimonio documentale.

Le vicende societarie che si sono succedute dal 1969 al 1993, i cambi di proprietà e le fusioni,  l’avvicendamento tra Società private, partecipazioni Statali e Regione Sarda, hanno creato le condizioni per rendere questo patrimonio non salvaguardato, lasciato in situazioni ambientali e logistiche critiche, esposto alle intemperie meteorologiche, ai saccheggi, alle distruzioni.

La costituzione dell’IGEA SpA e la nascita di un Servizio “Archivio storico minerario” ha quindi consentito il recupero dei documenti da situazioni di forte degrado, il riordino, la ricostruzione fisica degli archivi minerari e la prima inventariazione.

Conseguentemente a tale attività, tre Igea SpA, il Comune di Iglesias e il Parco geo-minerario storico ambientale della Sardegna è stato sottoscritto un Accordo di Programma che affida alla stessa Igea SpA la gestione delle attività di salvaguardia, tutela e valorizzazione dell’intero patrimonio documentale minerario in prospettiva della costituzione di una apposita Fondazione culturale che vedrà, oltre la partecipazione dei soggetti promotori, anche quella della Regione Autonoma della Sardegna e del Ministero per i Beni e le Attività Culturali.


Devi Sapere che


Il rischio di perdere questo importante patrimonio culturale è stato allontanato dalla Soprintendenza Archivistica che, attraverso la dichiarazione di “Notevole Interesse Storico” degli archivi ex Società Italiana Miniere, oggi IGEA SpA del 23 settembre 1994, ha posto sotto tutela il patrimonio archivistico minerario.

Un patrimonio “costituito - secondo la Soprintendenza - da fonti archivistiche, iconografiche e sussidiarie di grande rilevanza per la storia industriale e sociale della Sarsegna e anche di altre regioni italiane come Friuli Venezia Giulia, Lombardia, Trentino Alto Adige".

Un grande patrimonio che è stato strappato all'incuria del tempo e dell'uomo: grazie all'archivio minerario, è oggi disponibile per la consultazione.

Curiosità


I documenti custoditi sono preziosissimi: in parte sono stati rintracciati con una meticolosa attività di ricerca che ha coinvolto le società preesistenti  alle quali la S.I.M., Società Italiana Miniere, oggi IGEA SpA, è successivamente subentrata alla Società Monteponi-Montevecchio SpA. 

Dalla Società Monteponi-Montevecchio, del gruppo EGAM e del gruppo ENI, sono stati recuperati numerosi documenti che testimoniano le vicende di un’attività mineraria tra le più importanti a livello europeo, che copre un arco di tempo assai lungo, che va dalla seconda metà del 1800 all’attuale critica fase di chiusura dei giacimenti.
 

Immagini


Porto Flavia: progetto custodito nell'archivio Archivio Storico Minerario: Sala studio; Monteponi, Iglesias Miniera Monteponi: Sezione Pozzo Vittorio Emanuele