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Piano della caratterizzazione dell’area mineraria dismessa di Genne Rutta

miniera di Genne Rutta, Iglesias Provincia: Carbonia-Iglesias
Comune: Iglesias
Località: miniera di Genne Rutta

La miniera di Genne Rutta fu data in concessione nel 1873 per la coltivazione di minerali di piombo e zinco.

L’area di estrazione era costituita da scavi a cielo aperto e da un pozzo che serviva cinque livelli posti a quote comprese tra -30 e -130 metri sul livello del mare. I materiali estratti venivano poi trattati in una laveria ubicata lungo il Canale di Genne Rutta e in alcuni forni di calcinazione.

Alla cessazione dell’attività mineraria furono eseguiti i lavori di messa in sicurezza: asportazione del castelletto e chiusura dell’imbocco del pozzo, chiusura imbocchi di galleria e smaltimento rifiuti ferrosi.

Oggi si trovano sul territorio i ruderi della laveria e dei forni e dodici discariche, costituite da materiali provenienti dal tracciamento delle gallerie, dallo scappellamento degli scavi e dal trattamento meccanico.
Tali elementi del paesaggio minerario vengono definiti centri di pericolo, ovvero potenziali sorgenti di contaminazione. La caratterizzazione ambientale è stata eseguita allo scopo di definire eventuali interferenze tra questi e l’ambiente circostante.

Sono stati campionati ed analizzati i suoli, i sedimenti fluviali e le discariche minerarie.
Gli studi eseguiti mostrano che le discariche possiedono spesso concentrazioni di arsenico, cadmio, piombo e zinco superiori ai valori naturali per quest’area. Evidenziano anche che la diffusione della contaminazione dai centri di pericolo alle matrici ambientali è modesta.

Ad oggi è in corso una valutazione dei rischi per la salute dell’uomo e per l’ecosistema, derivanti dalla presenza dei centri di pericolo.
Alla luce dei risultati di tale studio sarà elaborata un’ipotesi progettuale per la messa in sicurezza dell’area, parallelamente alla predisposizione di un programma di comunicazione del rischio.

Benefici attesi:
Restituzione dei territori all’uso pubblico.
 

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