Storie di minera: intervista a Paolo Fadda
“Dal 1955, '56, in Sardegna si dibatteva questo grande problema della ricerca mineraria per tutto il territorio regionale.
Erano stati stanziati, diverse volte, alcuni miliardi per far questo. Io riuscii a sapere che il governo spagnolo, in particolare il Ministero delle Miniere, aveva iniziato a fare per tutto il territorio della repubblica spagnola, allora era ancora una repubblica, un progetto che era molto simile nelle indicazioni a quello che si doveva fare in Sardegna. Per cui grazie alla disponibilità dell'ambasciatore italiano a Madrid riuscii ad avere un incontro con il ministro delle miniere del governo spagnolo, il quale ci dette come Ente Minerario tutti … la notizia di tutti i contatti che loro avevano fatto con alcune delle grosse aziende internazionali che collaboravano con loro per questo progetto e anche lo schema di metodologia da loro utilizzato.
Per cui fu iniziato, in Sardegna, il … le varie fasi di questo progetto. A cui collaborarono dei persona … delle … aziende di grandissimo livello internazionale tra cui la Frazer americana, il BRGM francese , la Richardson scozz … gallese e a fianco di questi … l'Italconsult italiana. A fianco di questi personaggi, a questi tecnici, a questi personaggi io volli mettere un gruppo, abbastanza nutrito, di giovani geologi sardi perché imparassero. Questi giovani geologi sardi impararono un know how che era quello di la ricerca mineraria.
Se dovessi dire chi è l'inventore, oltretutto sciagurato sarebbe, dell'oro di Furtei è stato questo piano per la ricerca mineraria che … fu fatta .. in cui furono trovati indizi, non tutti obiettivamente validi per una coltivazione di tipo industriale ma comunque è la prima volta che si ha la conoscenza di che cosa c'è nel sottosuolo sardo. Anche per poterne valutare le eventuali valorizzazioni.”