Intervista a Giovanni Concas
Ho sempre vissuto ad Iglesias e dintorni. Perché, in effetti, la mia origine è iniziata in quella che è definita Laveria Vecchia, che sono dei vecchi ruderi minerari, dove si lavorava il minerale, si lavava il minerale, una vecchia laveria di fine Milleottocento.
Poi mi sono trasferito in quei ruderi minerari che stanno sopra la miniera di San Giovanni, in località Sant’Antonio, sopra le forge, sopra l’imbocco della galleria Leraud.
Dal 1972 non mi sono più mosso da Iglesias. Mio padre era minatore, mio nonno era minatore, il bisnonno non lo ricordo.
Mio padre, dapprima minatore, poi ha preso la specializzazione di elettricista e quindi era addetto alle manutenzioni delle pompe, l'impianto elettrico che alimentava il Pozzo Carolina e alla manutenzione dei locomotori.
Mio nonno era minatore, minatore nel sottosuolo Giovanni Fiori.
I ricordi che ho della miniera sono quelli e di un gran movimento, di un gran baccano.
Io abitavo proprio a ridosso della frantumazione primaria, e quindi tanta gente, tanti amici di mio padre che poi, alcuni di loro, ho incontrato anche come colleghi.
La miniera è una grande famiglia.
Chi non vive nell'ambiente e all’interno della miniera non può provare queste emozioni, sono difficili anche da descrivere, è una grande famiglia.
