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Visita guidata alla Galleria Anglosarda - Guspini


Imboccatura delle gallerie La Galleria Anglosarda, come suggerisce la sua denominazione legata alla Compagnia Reale Anglosarda, è una lunga galleria sotterranea che ha sfruttato il filone minerario dell’Arburese e del Guspinese.
 

A levante di Montevecchio, la ben nota galleria Anglosarda è stata una delle prime a essere interessata da ricerche minerarie che migliorarono gli introiti della miniera.

Lo sfruttamento delle mineralizzazioni del grande filone dell’Arburese e del Guspinese, che da Montevecchio si estende fino a ovest di Ingurtosu per circa 12 chilometri, risale ad epoche antiche. Diversi reperti attestano l’utilizzo del sito in epoca romana ed è plausibile un utilizzo in epoche ancor più remote, come suggeriscono alcuni scavi particolari.


Devi Sapere che


Un impulso di grande importanza per l’attività estrattiva è legato ai secoli XIII e XIV, al tempo della dominazione pisana e aragonese, mentre il suo definitivo sviluppo giunse dopo alterne vicende, quando il re Carlo Alberto, nel 1848 rilasciò a titolo perpetuo la concessione della miniera di Montevecchio al sassarese Giovanni Antonio Sanna.

Da quel momento ebbe inizio lo sfruttamento industriale della miniera che si protrasse con grandi profitti fino al 1960 per poi declinare e cessare nel 1991.

Nel 1871 l’ingegnere Asproni incentivò notevolmente i lavori di ricerca, sopratutto nei livelli Anglosarda e S.Antonio che dettero ottimi risultati tanto che nel 1872 fu intestato il pozzo S.Antonio, che nel 1874 raggiunse la quota di meno 63 metri dalla quota del piazzale di partenza, portando sino a tale profondità i lavori di coltivazione.


Il filone Sant’Antonio è risultato forse il più ricco e generoso, a parità di sviluppo longitudinale, di tutto il sistema filoniano Arburese, ed è stato seguito nel senso dell’altezza per circa 600 metri, dagli affioramenti a quota  più 420 metri sopra il livello del mare e sin oltre il livello meno 180 metri.
 

Non da meno sono da considerarsi i vari tratti del filone principale che, da Est ad Ovest sono stati denominati Piccalinna, Sanna, Telle, Casargiu, nella concessione della Montevecchio SpA, e Brassey in quella della Pertusola che, con una ulteriore diramazione, il filone Ingurtosu, si spinge sino al giacimento di Gennamari.

Curiosità


Lo scavo della galleria iniziò nel 1852 ad opera della Compagnia La Piemontese - Compagnia Reale Anglosarda - alla quale la Società di Montevecchio appaltò lo scavo per accelerare i lavori e migliorare gli introiti.

Il suo ingresso è situato all’estremità del grande giacimento, sul filone Sant' Antonio che costituisce una importante diramazione del filone principale e venne sfruttato in modo celere per la scoperta eccezionale di grandi accumuli di galena.


 

Come raggiungere il sito


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Immagini


Una lunga galleria mineraria valorizzata da IGEA SpA Il Pozzo Gal, nel territorio di Arbus Nelle gallerie